Comunicazione efficace
by Roberta Zanetti
La sua etimologia è forte: “comunicazione”, dal latino com munis, mettere in comune, compiere il proprio dovere con gli altri.
La comunicazione è quell’atto attraverso il quale noi entriamo in relazione con gli altri. Indipendentemente dal modo in cui avviene, comunicare è mettere un valore al servizio di qualcuno o qualcosa fuori da sé.
Quale valore? Noi stesse.
Quello che spesso dimentichiamo è che, tutto il lavoro che facciamo di analisi e crescita interiore, è un processo di comunicazione interna che, dovrebbe risultare in una negoziazione quando avviene con altri.
La qualità delle nostre relazioni dipende essenzialmente da questi due fattori: quanto siamo brave a parlare con noi stesse e quanto brave siamo a negoziare.
Il grande autogol che regolarmente facciamo, che causa sensi di colpa e bassa autostima, è alimentare la nostra comfort zone comunicando sulla base di un atteggiamento reattivo, ovvero scattando invece che prendendoci una pausa per processare e poi comunicare da un punto di consapevolezza.
Se pensi che l’atteggiamento reattivo includa solamente la reazione avventata, ti sbagli: fuga e vittimismo rientrano nella stessa categoria.
COME INTAVOLARE UNA SANA COMUNICAZIONE
- Tieni sempre a mente il perché stai comunicando: che messaggio vuoi arrivi al mittente? Cosa vuoi ottenere da questa negoziazione?
- Controlla se volontà e azioni sono allineate: vuoi una cosa ma stai agendo per ottenere il contrario? Vuoi che ti chieda di restare ma mentre parli ti alzi e ti prepari per andartene? Attenta: sebbene possa sembrare una mossa smart, affinché ti preghi di restare, ciò che verrà percepito ed elaborato in un futuro non è di certo ciò che ti auguri.
Non lasciare che il sabotatore interno attui nei suoi modi viscidi. - Costruisci il dialogo sulla base di punti chiave: questi sono i tuoi imprescindibili, quelle idee che rappresentano i tuoi valori, qualcosa sul quale non puoi scendere a compromessi perché, non rispettarli, significherebbe non rispettare te stessa.
- Sii onesta e flessibile: la negoziazione è vincente quando arriva a un accordo che sia percepito come vittoria per entrambe le parti. Serve umiltà per sostenere uno spazio dove prenderanno forma opinioni diverse. Serve forza per poter vedere altro. La comunicazione porta sì a vedere cose che da sole non avremmo visto e, anzi: che non vogliamo vedere.
E’ il rischio che corriamo nella negoziazione: si cresce, anche se a volte può non essere piacevole. - Se puoi, scegli tempi e luoghi adeguati. Il cervello umano percepisce il valore della comunicazione in maniera diversa in base ai fattori presenti dall’ambiente esterno in cui avviene.
Dai importanza al contesto in cui scegli di comunicare il messaggio, senza avere lo scopo di persuadere o manipolare ma con l’unico intento per il quale stai facendo tutto questo: dare importanza a te stessa.
In un’epoca come quella che stiamo vivendo, dove la maggior parte delle conversazioni avviene dietro a uno schermo, richiede coraggio il volere presenza e confronto.
E’ chiaro che il 2020 lasci la possibilità al trauma di manifestarsi: la perdita di una realtà e la creazione di una nuova normalità lo è, se non viene elaborato appropriatamente. Parlarne è il primo passo.
Ad aiutarci in questo momento è la visione di chi vogliamo essere, mentre il nostro livello di consapevolezza sostiene il lavoro, portando narrativa interna e esterna ad accordarsi con un unico grande scopo: rendere onore a ciò che siamo.
Tu ci riesci? Riesci a onorarti comunicando?
Ti leggo.
R.